Per un aiuto degno

L’incremento della povertà è percepita in maniera tangibile dalle Caritas che operano “in prima linea” a favore delle persone in condizione di svantaggio. Nel 2020 al Centro di Ascolto Diocesano si registra un incremento del 9,4% (da 539 nel 2018 a 591 persone nell’ultimo anno) nell’affluenza di persone che presentano una richiesta di aiuto. C’è stato un forte accrescimento delle richieste per un aiuto alimentare; questo bisogno è stato il segnale più notevole dell’aumento delle situazioni di povertà, come segnalato da tutte le Caritas della regione. Dal Centro di ascolto diocesano di Faenza durante il 2019 sono stati erogati 1.383 pacchi viveri, mentre durante il 2020 il loro numero è aumentato a 2.419 (di cui 160 a domicilio), distribuiti a 416 nuclei. Sono state incontrate famiglie che per la prima volta si rivolgevano alla Caritas perché è venuto a mancare un reddito basilare, soprattutto di chi lavorava nella ristorazione e nell’assistenza alle famiglie. Dai primi dati raccolti nel 2021 non si prevede una riduzione delle richieste di aiuto: nei primi sei mesi del 2021 dal Centro di Ascolto diocesano sono stati già distribuiti un migliaio di pacchi viveri alle persone in condizione di disagio.

Il tema del bisogno alimentare è stato particolarmente ascoltato dalla nostra comunità. Diverse soluzioni sono state messe in campo per rispondere all’aumento delle richieste. Si intende però coniugare la risposta assistenziale in emergenza con il compito di animare la comunità e potenziare le Caritas parrocchiali. Quest’azione è già stata avviata a fine 2020, quando, grazie a risorse donati dalle Diocesi, è stata attivata una collaborazione per distribuire, attraverso il Centro di Ascolto e diverse Caritas parrocchiali, dei “panieri solidali” per le famiglie più bisognose: pacchi spesa con un paniere di prodotti più completo (olio, verdura e frutta, carne, etc). Queste le Caritas parrocchiali coinvolte: Caritas inter parrocchiale Santa Maria Assunta in Solarolo e Santa Maria in Felisio; Caritas di Sant’Apollinare in Russi; Caritas di Unità Pastorale Madonna del Monticino in Brisighella; Caritas inter parrocchiale di Marradi; Caritas di S. Martino in Reda; Caritas di S. Francesco; Caritas di Ss.mo Crocefisso in Santa Cristina; Caritas di Sant’Antonino; Caritas di Sant’Agostino; Caritas di Santa Maria Maddalena; Caritas di S. Giuseppe; Caritas di S. Marco; Caritas di S. Savino.

È importante notare come le circa 400 persone aiutate dal Centro di Ascolto diocesano e le circa 500 incontrate dalle Caritas parrocchiali non siano portatrici solo dei bisogni materiali della propria famiglia, ma anche di necessità relazionali. Sono gli operatori pastorali della carità a conoscere la solitudine di persone anziane; le difficoltà quando sono presenti disabilità, fragilità psicologiche o dipendenze; l’isolamento sociale, anche dei giovanissimi; l’aumento delle violenze domestiche o delle separazioni tra coniugi, etc.. Anche gli operatori del Centro di Ascolto diocesano notano quanto il bisogno di condivisione nel periodo più recente porta spesso le persone a chiedere un nuovo appuntamento per un colloquio, anche quando potrebbero presentarsi solo per il ritiro dei beni richiesti. Si mira quindi a formare e rafforzare le Caritas parrocchiali (anche grazie al progetto “Animati dalla Carità II”) affinché il supporto materiale sia sempre più “mezzo” per consolidare la relazione e portare segnali di vicinanza e speranza anche a chi affronta i momenti più bui.

Infine, un altro obiettivo del progetto è quello di animare l’intera comunità cittadina, per esempio continuando lungo il percorso di costruzione di una rete insieme alla pubblica amministrazione finalizzata al contrasto delle fragilità estreme, oppure rafforzando le collaborazioni virtuose con le aziende locali. Si ritiene, infatti, che sia ora il momento di consolidare e far crescere il senso di solidarietà e di comunità la cui importanza è stata percepita fortemente proprio grazie alla pandemia.